lunedì 20 novembre 2017

NUOVO ESODO DALLA BASE DI CONETTA: IL CENTRO DI ACCOGLIENZA ORMAI È UN COLABRODO

Anche oggi, nonostante il sovraffollamento della ex base militare di Conetta si sia ridotto dopo la marcia della scorsa settimana che la ha alleggerito di circa 200 migranti, e il fatto che alcuni di essi siano tornati al campo preferendolo alle nuove sistemazioni di Jesolo, un gruppo di alcune decine di richiedenti asilo è uscito lungo via Rottanova con valigie e borsoni dichiarando di non voler più fare ritorno nella struttura, le cui precarie condizioni di vivibilità sono da anni poste in discussione anche dal sindaco di Cona Panfilio.
I rifugiati, controllati senza disordini dagli schieramenti di polizia e carabinieri, si sono messi in cammino fin da stamane scortati dalle associazioni di solidarietà, raggiungendo il confine tra la provincia di Venezia e quella di Padova, dove sono stati bloccati in località Correzzola. Alcuni hanno indietreggiato fino a Pegolotte, dove sono stati raggiunti dalla comunicazione che avrebbero trovato nuova collocazione a Piove di Sacco, nel patronato della parrocchia di Sant'Anna; altri ripareranno a Noale e in altri centri del Miranese. Nessun tentativo di riportare i migranti al campo è riuscito. È tuttavia possibile che nelle prossime ore l'esodo continui, dimostrando ancora una volta ciò che a tutti è noto, ovvero che il sistema-Conetta non regge più.

Eventuali ulteriori aggiornamenti in seguito.

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