mercoledì 15 novembre 2017

MIGRANTI A CODEVIGO: UN MORTO IN INCIDENTE STRADALE. CHIESA APERTA PER IL RIPARO NOTTURNO A 200 PERSONE

A margine della protesta dei migranti a Codevigo, si è verificata una tragedia nella serata di mercoledì verso le ore 20. Un ivoriano richiedente asilo, dell'età di 35 anni, è stato travolto e ucciso sulla strada dell'Argine Sinistro Brenta da un monovolume guidato da un 40enne della provincia di Padova, mentre cercava di raggiungere in bicicletta la piazza del piccolo centro assieme ad altri compagni: ancora non è dato conoscere la dinamica dell'incidente, certo il buio e l'assenza di fanali d'illuminazione hanno giocato un ruolo pesante. Nell'urto sono state coinvolte altre due biciclette, che sono abbandonate fuori uso nella discesa golenale dell'argine: non risultano tuttavia al momento notizie di altri feriti fra i ciclisti, ma non sarebbe improbabile.
Intanto dopo una lunga mediazione fra le autorità, tra cui il vescovo di Padova monsignor Claudio Cipolla, sono state aperte le porte della chiesa di San Zaccaria, dove i rifugiati trovano riparo per la notte, con l'impegno a fuoriuscire nella mattina di giovedì, intenzionati a riprendere la marcia -che hanno chiamato “della dignità”- verso le istituzioni veneziane. Prima dell'estenuante trattativa erano accorse diverse associazioni solidariste da Padova, dalla Saccisica e anche da Chioggia (come esponenti del commercio equo e solidale e della rete Chioggia Accoglie) che hanno portato coperte termiche e altro materiale necessario al bivacco notturno.
Il sindaco del paese, Annunzio Belan, era stato interpellato dalla rete di sostegno alla protesta dei migranti per chiedere l'apertura del vicino palasport, e alle telecamere di Codevigo Azzurra -nonostante il disturbo di qualche esagitato- dice: «Ho fatto loro la proposta di tornare a Cona in pullman per la notte e domattina di essere portati sempre in pullman a Venezia, purché non dormissero nei giardini pubblici. Ma non è stata accettata. Grazie alla disponibilità delle forze dell'ordine che stanno presidiando il territorio. Il prefetto ha garantito che domani i rifugiati partiranno per Venezia».

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