venerdì 9 dicembre 2016

MISTERO CARRAFIELLO: A CODEVIGO NESSUNO CREDE ALL'IPOTESI DEL MALORE


Fitta nebbia per strada e specialmente attorno a Santa Margherita, dove ieri nel primo pomeriggio è stato trovato il corpo cadavere di Gerardo Carrafiello. Il 54enne salernitano, pregiudicato per reati contro il patrimonio, era domiciliato a Codevigo in via don Martin: ma nel piccolo centro del Padovano nessuno lo conosce o ci ha avuto a che fare, segno che probabilmente l'indirizzo era per l'uomo solo una base, forse di comodo o di copertura. Le circostanze del ritrovamento -Carrafiello era riverso in un fosso, la permanenza nelle acque stagnanti data qualche giorno, nessuno ne ha rivendicato le spoglie o denunciato la scomparsa- rendono ancora più misterioso il quadro: su quella strada, che si congiunge alla Romea all'altezza della trattoria da Toni, nessuno solitamente fa jogging o passeggia, né è stata ritrovata una bicicletta o altro mezzo di trasporto appartenente al defunto. Pertanto non è impossibile pensare, dati anche i trascorsi della vittima, che si possa essere trattato di un regolamento di conti negli ambienti della mala: Carrafiello fu arrestato sei anni fa a Selvazzano -dove risiedeva- per scontare condanne precedenti e relative a reati di appropriazione indebita, ricettazione e spaccio di banconote, commessi tra il 1994 e il 2005 almeno. La versione ufficiale continua a insistere sull'ipotesi del malore, l'autopsia nei prossimi giorni farà chiarezza.