Tuttavia il religioso soffre anche dell'invasione di un temibile batterio, probabilmente contratto durante la degenza, che ne mina ancora le condizioni (nonostante la respirazione ormai autonoma) e lo costringe allo stato di isolamento. «La situazione è estremamente fluida - racconta Fiorenzo Fasolo - e si naviga ancora a vista. Noi fratelli non abbiamo ad esempio ancora avuto la fortuna e la possibilità di parlare con don Massimo».

Il risultato negativo del test è comunque un segnale forte e importante: finora nessuno dei pazienti della zona, che dopo l'iniziale positività sia stato riscontrato negativo a seguito delle cure, è tornato a essere infetto dal Coronavirus, guarendo progressivamente ma in via definitiva. È l'augurio che naturalmente rivolgiamo a un uomo e a un prete molto amato dalle sue comunità, dove era molto attivo e disponibile come speriamo possa tornare ad essere nell'esercizio del suo ministero. Tra alcuni giorni vi sarà il responso decisivo per quanto riguarda l'uscita dal Covid-19.
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