Emergono nuovi particolari riguardo il salvataggio di una bambina di Piove, che martedì sera nella sua abitazione adiacente ai terreni sportivi di allenamento aveva ingerito un corpo estraneo. Nell'articolo pubblicato ieri, era stata rivelata la sola presenza in loco di un giovane calciatore chioggiotto in forza al Codevigo, Luca Bertaggia, accanto alla madre della piccola: il giovane -che d'estate presta servizio come bagnino e pratica corsi per la disostruzione delle vie respiratorie- pur essendo accorso al grido di aiuto proveniente dalla casa vicina ai campi di gioco, ha sostanzialmente presieduto all'intervento di una vicina di casa, la signora Monica Zagolin, che assistita anche a distanza dal 118 ha portato a termine l'operazione con successo.
La dovuta specificazione, con annessi complimenti alla prontezza di una persona che non svolge la professione medica, nulla toglie alla generosità del 18enne e alla sua competenza in materia -rispetto ai compagni accorsi con lui- data proprio dall'aver partecipato ai corsi estivi dell'ULSS 3 Serenissima nelle spiagge di Sottomarina. Peraltro più fonti accreditate, dai tecnici del Codevigo Calcio allo stesso padre del ragazzo, avevano confermato il ruolo di Luca nella vicenda, in quanto per primo ha chiesto di andare a vedere cosa stesse succedendo.
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